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05 – Maggio 2026


La piccola chiesa, situata sulla strada che porta da Segonzone di Campodenno a Castel Belasi è molto antica anche se non si trovano sue notizie fino al 1485. E’ sempre appartenuta alla comunità locale fino al suo acquisto da parte della nobile famiglia Kuen Belasio nel 1863. Caduta in disuso e abbandonata venne acquisita dall’ente pubblico nei primi decenni del 1900 e consolidata soltanto nella sua struttura. La sua forma, in stile romanico, è semplicissima con aula unica quadrata, catino absidale circolare e due finestrelle strombate. Il suo prezioso tesoro artistico è rappresentato dal ciclo di affreschi presenti all’ interno, realizzati dai pittori itineranti bergamaschi Giovanni e Battista Baschenis nel 1473. Il catino absidale presenta tre fasce di decorazione. Domina in alto la Maiestas Domini, Dio padre con la mano destra benedicente, ai suoi piedi i simboli dei quattro Evangelisti e, assisi in cattedre, i quattro Dottori della Chiesa. Nel registro centrale sono raffigurati i dodici Apostoli, chiude in basso, una decorazione a finto drappeggio. A sinistra e a destra dell’arco santo è dipinta l’Annunciazione, mentre i busti di otto profeti dell’Antico Testamento ne ornano il suo intradosso. Un’Ultima Cena nella classica interpretazione bascheniana appare sulla parete nord, con la figura di Giuda posta di fronte agli altri Apostoli, poco leggibile. Sulla parete sud, deturpata per l’inserimento della sacrestia e della cappellina mortuaria, sono affrescati San Sisto e Santa Caterina d’Alessandria in abiti preziosi decorati a stampino, un Santo vescovo e una Madonna con Bambino alquanto sbiaditi.

L’esterno

L’abside e la parete con l’Ultima cena

Particolari degli affreschi