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04 – Aprile 2026


Situata alla sommità dell’omonimo colle, la chiesetta richiama i tratti classici e semplici della struttura romanica risalente intorno al 1150 con facciata a capanna sovrastata da un campaniletto a vela, aula unica e catino semi circolare. Il portale è gotico con un’unica finestrella laterale aperta in rottura dell’affresco raffigurante San Cristoforo. Nella seconda metà del 1400 l’edificio sacro venne ricostruito e dotato di nuova decorazione; circa cento anni più tardi è stato invece munito di avvolto. La decorazione pittorica appartiene a varie epoche. Quella più antica, testimonianza della chiesetta primitiva, si trova sulla parte settentrionale: vi è rappresentata una scena di combattimento fra soldati e un gigante. Le rimanenti immagini sacre sono attribuibili a pittori di matrice nordica. Sull’arco santo spicca l’Annunciazione con l’Angelo a sinistra e Maria a destra; un Cristo Pantocratore campeggia al centro del catino absidale con i simboli degli Evangelisti e più sotto i dodici Apostoli con, al centro, San Giorgio e il drago. In basso chiude la scena una decorazione di finto tessuto nei colori verde e rosso. Il secondo riquadro della parete destra presenta una Crocifissione con la Madonna e San Giovanni Battista singolarmente vestito di pelle di animale; di seguito le immagini dei Santi Sebastiano e Rocco affiancate dal martirio di San Bartolomeo. Da rilevare lo stacco dalla parete settentrionale, avvenuto nel 1926, di un affresco trecentesco ritraente San Giorgio e una Principessa, opera presunta del Maestro di Sommacampagna, oggi conservato presso il castello del Buonconsiglio di Trento.

L’esterno della chiesetta, appollaiata sul dosso di S.Giorgio

L’abside

Gli affreschi sulle pareti laterali

Gli affreschi “nascosti” dalla involtatura della chiesa.