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03 – Marzo 2026


Nel 1335 venne ampliata in stile gotico con il contributo dei Signori di Altaguarda, la precedente “cappella sancte Maria de Basilica”. La facciata a capanna presenta un bel rosone e un portale a sesto acuto. Il campanile risale al 1469. Sul fianco meridionale è presente un grande affresco di S. Cristoforo di epoca tardo quattrocentesca. L’interno della chiesa è a navata unica. Degno di nota il tabernacolo a muro in stile gotico. Le pareti laterali dell’aula e il parapetto della cantoria ospitano un ciclo di affreschi con 18 riquadri ispirati alla “Kleine Passion” (Piccola Passione) di Albrecht Dũrer, realizzato nella seconda metà del XV secolo da artisti di cultura tedesca. Pregevole è l’altare a portelle detto “dei Conti” che nei giorni feriali rimaneva chiuso mostrando le figure di S. Sebastiano e di S. Rocco. Nei giorni festivi, invece, le portelle venivano aperte e mostravano sul lato interno S. Cristoforo e S. Fabiano. Sul paliotto del 1508 compaiono la Madonna con Bambino, i Santi Caterina, Bartolomeo e i donatori Bernardino Thun e Brigida di Arsio. L’altare maggiore (XVII sec.), in legno intagliato e dorato, è attribuibile probabilmente alla bottega dei Bezzi. La pala (XVII sec.) rappresenta la Vergine col Bambino fra angeli e i Santi Antonio abate e Pietro da Verona martire. Dietro la pala si trova la statua della “Madonna dell’aca” (Madonna della pioggia) da secoli invocata dalle popolazioni locali in tempo di siccità o di gravi pericoli. Numerosi ex voto, raccolti in fondo alla chiesa, testimoniamo la devozione popolare verso la Vergine miracolosa di Baselga e un documento manoscritto del maggio 1938 racconta di una grande processione evocativa della pioggia.

L’esterno

L’interno verso l’altare

Gli affreschi della parete sud

Gli affreschi della parete ovest, la balconata del coro.

Gli affreschi della parete nord

Gli altari